Catania, Ferrovia Circumetnea. Ampliamento chilometrico e rivoluzione nella mobilità
Saranno oltre 600 i milioni da investire a Catania, per un progetto destinato a trasformare radicalmente la mobilità del capoluogo etneo. Nella terra in cui si narra che Efesto, dio del fuoco e della metallurgia, avesse la sua fucina, e ai piedi della dimora del gigantesco pastore con un occhio solo, il mitico Polifemo, nel 2017 ha preso il via un’opera ciclopica che sarà interamente costruita nel sottosuolo: l’estensione della Ferrovia Circumetnea per un totale di 6,8 chilometri che collegherà piazza Stesicoro all’aeroporto di Fontanarossa. Il faraonico progetto si prefigge innanzitutto di ridurre la congestione stradale, le emissioni di CO2, l’inquinamento acustico e gli incidenti stradali, nonché promuovere il trasporto intermodale e migliorare la rete ferroviaria. In pratica quest’ultima tratta della metropolitana imprimerà un nuovo impulso al trasporto pubblico locale, a beneficio dei cittadini e dei turisti che raggiungono la Sicilia.
L’unico grande progetto italiano tra 25 europei
L’intervento rientra nei 25 grandi progetti che superano i 75 milioni di euro approvati dalla Commissione europea nella prima tornata di decisioni del 2019 nell’ambito della Politica di coesione dell’Unione europea a sostegno di salute, energia, ambiente, ricerca e trasporti, ed è l’unico che riguarda l’Italia. Il finanziamento per la Ferrovia Circumetnea ammonta complessivamente a 611,6 milioni di euro, comprensivo sia del contributo comunitario che del cofinanziamento nazionale, e si inserisce all’interno del Programma Operativo del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale della Sicilia per il periodo 2014/2020.
Sant’Agata patrona degli scavi
La nuova tratta potrebbe entrare in funzione già a partire dal 2023, vale a dire a cinque anni dal finanziamento, mentre il primo lotto Stesicoro – Palestro lungo 2,2 km sarà completato entro il 2022. La linea che con ulteriori cantieri congiungerà direttamente Misterbianco all’aeroporto si svilupperà interamente in galleria, e vede la talpa meccanica TBM, ribattezzata “Agata” in omaggio alla santa patrona della città di Catania, avanzare ogni giorno in media di cinque metri e aver eseguito finora oltre settecento metri di scavi.
Otto stazioni per 6,8 chilometri
Il completamento della Ferrovia Circumetnea prevede oltre alla realizzazione dei lavori di scavo, comprende anche la messa in posa dei binari, opere civili, impianti elettrici, armamenti, sottostazioni e scale mobili. Il percorso sotterraneo si snoderà lungo otto stazioni ferroviarie: San Domenico, Vittorio Emanuele, Palestro, San Leone, Verrazzano, Librino, Santa Maria Goretti e Aeroporto.
Da Ponferrada a Catania in un’Europa senza frontiere
Un’opera che parla europeo fin nelle viscere della terra rossa dentro cui si fa largo. È infatti spagnolo il responsabile degli scavi, si chiama Augustin Alvarez Merayo e ha 42 anni, 5 dei quali trascorsi in Sicilia a una profondità di 30 metri sotto il livello stradale, in qualità di coordinatore dei lavori della TBM. Merayo è la prova tangibile di un continente che non conosce confini, in cui un tecnico specializzato di Ponferrada può arrivare a lavorare a Catania, spiegando di fatto concretamente il concetto di mobilità europea e di abbattimento delle frontiere. Un cittadino d’Europa che incarna,rappresenta in modo esemplare la figura dell’ordinary hero.