Coronavirus: dall’Ue 10 milioni di euro alla ricerca scientifica e supporto sanitario alla Cina
La Commissione europea sta promuovendo in maniera straordinaria le ricerche necessarie sul coronavirus con 10 milioni di euro dal suo programma di ricerca e innovazione, Orizzonte 2020. Da Bruxelles è stato infatti lanciata una richiesta di emergenza per manifestare interesse (qui il bando) per progetti di ricerca che miglioreranno la comprensione della nuova epidemia di coronavirus, contribuiranno a una gestione clinica più efficiente dei pazienti infetti dal virus, nonché alla preparazione e alla risposta della salute pubblica.
Mariya Gabriel, commissario per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, ha dichiarato:
Stiamo lavorando per mitigare le conseguenze di una potenziale maggiore diffusione dell’epidemia di Coronavirus nell’UE. Grazie ai finanziamenti per la ricerca di emergenza di Orizzonte 2020, sapremo di più sulla malattia. Sono orogliosa che in seguito ai progressi compiuti negli ultimi anni, i nostri centri di supercomputer siano pronti ad aiutare i ricercatori nel loro lavoro a sviluppare nuovi trattamenti e vaccini. Saremo in grado di proteggere meglio il pubblico e di affrontare più efficacemente i focolai attuali e futuri.
Stella Kyriakides, Commissaria per la salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato
Dobbiamo saperne di più sul virus per indirizzare meglio le nostre misure di prevenzione e garantire una migliore assistenza ai nostri cittadini: questo è precisamente l’obiettivo del finanziamento della ricerca di emergenza di Orizzonte 2020 annunciato oggi.
La Commissione ha avviato questa azione in quanto l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha dichiarato il nuovo focolaio di coronavirus un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. La malattia continua a diffondersi in Cina e oltre, con i primi casi segnalati in Europa. La Commissione lavora a stretto contatto con l’OMS e altri attori internazionali per garantire una risposta europea, globale, rapida, efficiente e coordinata allo scoppio.
Il finanziamento dovrebbe sostenere da due a quattro progetti di ricerca. La Commissione sta utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione per consentire l’avvio dei lavori di ricerca il più presto possibile. I candidati hanno tempo fino al 12 febbraio, ovvero solo due settimane, per rispondere (rispetto ai tre mesi normalmente) e anche le convenzioni di sovvenzione dovrebbero essere firmate molto rapidamente. Le sovvenzioni saranno soggette a clausole di condivisione rapida dei dati per garantire che le autorità possano applicare immediatamente i risultati della ricerca nella loro risposta. Questa rapida azione è resa possibile da una disposizione di Orizzonte 2020 per la “Mobilitazione dei fondi di ricerca in caso di emergenze per la salute pubblica“.
I progetti già avviati per contrastare il Coronavirus
Diversi progetti finanziati dall’UE stanno già contribuendo alla preparazione e alla risposta allo scoppio del 2019-nCoV, ad esempio:
- L’European Virus Archive – GLOBAL (EVAg) ha già risposto a circa 200 richieste da 55 paesi per fornire accesso ai prodotti necessari per diagnosticare l’infezione da coronavirus;
- Il progetto PREPARE, una vasta rete che supporta la prontezza degli ospedali in Europa e aiuta a comprendere meglio le dinamiche dell’epidemia;
La Commissione sta inoltre collaborando con altri finanziatori della ricerca attraverso la rete “Collaborazione globale nella ricerca per la preparazione alle malattie infettive” (GloPID-R), che coordina la risposta alla ricerca e risponde alle esigenze di ricerca prioritarie.
L’Ue in soccorso della Cina: 12 tonnellate di materiale sanitario in viaggio
Intanto, a seguito di informazioni provenienti dalla Cina sulla necessità di dispositivi di protezione, il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’UE è in contatto con tutti gli Stati membri dell’UE per facilitare la consegna dei necessari dispositivi di protezione individuale.
L’UE – ha dichiarato la Presidente della Commissioen – è pronta a fornire tutta l’assistenza necessaria per aiutare la Cina nei suoi sforzi per contenere la diffusione del Coronavirus. Come prima risposta immediata, gli Stati membri hanno finora mobilitato un totale di 12 tonnellate di dispositivi di protezione, già in viaggio verso la Cina.
#Coronavirus: siamo pronti a supportare i Paesi UE e assicurare una risposta europea forte e coordinata alla situazione in continua evoluzione del coronavirus, fuori e dentro l’Unione.
Conferenza stampa dei Commissari @SKyriakidesEU e @JanezLenarcic ⬇️ https://t.co/YLscnY7FBd— UE in Italia (@europainitalia) January 30, 2020