Coronavirus: ok dalla Commissione Ue ai 50 milioni di euro messi in campo dall’Italia
La Commissione europea ha approvato il pacchetto italiano di aiuti pari a 50 milioni di euro per sostenere la produzione e la fornitura di dispositivi medici, come i ventilatori, e di dispositivi di protezione individuale, come mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza.
Le misure aiuteranno l’Italia a fornire le cure mediche necessarie alle persone infettate, proteggendo al tempo stesso gli operatori sanitari e i cittadini. Il regime è stato approvato a norma del quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato a sostegno dell’economia nel contesto dell’epidemia di COVID-19, adottato dalla Commissione il 19 marzo 2020. La Commissione ha approvato il regime entro 48 ore dalla notifica dell’Italia.
Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutiva, responsabile della politica di concorrenza, ha dichiarato:
“Stiamo vivendo momenti molto difficili, soprattutto per l’Italia. Dobbiamo fare il possibile per attenuare l’impatto dell’epidemia di coronavirus sulla vita umana e i mezzi di sussistenza. Il regime italiano approvato oggi, poco dopo l’adozione del nuovo quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato, apporterà sostegno alle imprese disposte a produrre e fornire apparecchiature mediche e mascherine, prodotti di cui c’è un estremo bisogno. Continueremo a lavorare con gli Stati membri per garantire un’azione tempestiva, coordinata ed efficace.”
Le misure italiane di sostegno
L’Italia ha notificato alla Commissione un regime di aiuti da 50 milioni di euro a sostegno della produzione e della fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale a norma del quadro temporaneo.
Il regime mira ad aumentare la produzione di determinati dispositivi medici e di protezione individuale, dimostratatasi insufficiente a causa del picco della domanda derivante dalla pandemia COVID19.
Nell’ambito del regime potranno avvalersi del sostegno le imprese di qualsiasi dimensione che i) istituiscono nuovi impianti per la produzione di dispositivi medici e di protezione individuale; ii) ampliano la produzione delle loro strutture esistenti che producono questi dispositivi; o iii) convertono la loro linea di produzione in tal senso. I beneficiari del sostegno metteranno i prodotti a disposizione delle autorità italiane ai prezzi di mercato applicati in dicembre 2019, vale a dire prima dello scoppio dell’epidemia in Italia.
L’aiuto sarà erogato sotto forma di sovvenzioni dirette o anticipi rimborsabili; questi ultimi saranno convertiti in sovvenzioni dirette se i beneficiari forniscono alle autorità italiane i dispositivi in tempi stretti.
Il regime garantirà così un sostegno rapido e adeguato alle imprese disposte a produrre e fornire dispositivi medici e di protezione individuale, e incentiverà la produzione rapida e la consegna tempestiva di questi prodotti essenziali.
La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, opportuna e proporzionata a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell’economia.
Su tale base la Commissione ha approvato le misure in conformità delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato.
Cosa possono fare gli Stati
La Commissione ha adottato un quadro temporaneo per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l’economia nel contesto dell’epidemia di coronavirus. Il quadro temporaneo prevede che gli Stati membri possano concedere cinque tipi di aiuti:
- sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali selettive e acconti: gli Stati membri potranno istituire regimi per concedere fino a 800 000 EUR a un’impresa che deve far fronte a urgenti esigenze in materia di liquidità;
- garanzie di Stato per prestiti bancari contratti dalle imprese: gli Stati membri potranno fornire garanzie statali per permettere alle banche di continuare a erogare prestiti ai clienti commerciali che ne hanno bisogno; Queste garanzie di Stato possono coprire prestiti per aiutare le imprese a sopperire al fabbisogno immediato di capitale di esercizio e per gli investimenti;
- prestiti pubblici agevolati alle imprese: gli Stati membri potranno concedere prestiti con tassi di interesse favorevoli alle imprese. Questi prestiti possono aiutare le imprese a coprire il fabbisogno immediato di capitale di esercizio e per gli investimenti;
- garanzie per le banche che veicolano gli aiuti di Stato all’economia reale: alcuni Stati membri prevedono di sfruttare le capacità di prestito esistenti delle banche e di utilizzarle come canale di sostegno alle imprese, in particolare le piccole e medie imprese. Il quadro chiarisce che tali aiuti sono considerati aiuti diretti a favore dei clienti delle banche e non delle banche stesse e fornisce orientamenti per ridurre al minimo la distorsione della concorrenza tra le banche;
- assicurazione del credito all’esportazione a breve termine: il quadro introduce un’ulteriore flessibilità per quanto riguarda il modo in cui dimostrare che alcuni paesi costituiscono rischi non assicurabili sul mercato, permettendo così agli Stati di offrire, ove necessario, una copertura assicurativa dei crediti all’esportazione a breve termine. La Commissione continuerà a monitorare la situazione ed è pronta a modificare, se necessario, l’elenco dei paesi con rischi assicurabili sul mercato.
Il quadro temporaneo sarà in vigore fino alla fine di dicembre 2020.