Comunicazione e coinvolgimento dei cittadini nella politica di coesione: presentato studio al Parlamento Europeo
BRUXELLES- E’ stato presentato presso il Parlamento Europeo durante la riunione della Commissione per lo sviluppo regionale (REGI), lo studio dal titolo “Agenda per la politica di coesione 2019-2024” che esamina le questioni attuali ed emergenti per la politica di coesione per sostenere il lavoro della commissione durante il suo nuovo mandato. L’analisi si concentra su questioni relative alle competenze degli eurodeputati, evidenziando temi politici chiave e questioni politiche su cui il comitato deve riflettere come parte del suo programma di lavoro. Le principali questioni che il Comitato deve considerare sono le seguenti.
Quadro strategico per la politica di coesione. Non esiste un quadro strategico generale dell’UE simile alla strategia Europa 2020 per il periodo 2014-2020 – che fornisca un orientamento strategico per la pianificazione della politica di coesione a livello dell’UE, nazionale e subnazionale. Ciò ostacola un approccio coerente tra i programmi e ostacola l’unità di intenti tra le istituzioni.
Coerenza tra fondi
Le proposte della Commissione per il 2021-27 minano la coerenza dei fondi in seguito alla separazione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale dai Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) e per il fatto che il nuovo Fondo sociale europeo (FSE+) sia sempre più concentrato sull’ambito nazionale.
Partenariato
Il principio del partenariato costituisce un pilastro portante della politica finalizzata a incoraggiare la cooperazione verticale tra i vari livelli di governo e la collaborazione orizzontale, a tutti i livelli, tra gli attori pubblici, privati e del terzo settore. Il valore del partenariato è ampiamente riconosciuto, tuttavia il Consiglio pone resistenza alle proposte del Parlamento Europeo intese ad attuare gli accordi e i programmi di partenariato attraverso un “partenariato efficace a pieno titolo”
Governance economica
Il collegamento tra il processo del semestre europeo e la politica di coesione viene rafforzato da un più attivo coinvolgimento della Direzione generale della Politica regionale e urbana della Commissione europea (DG REGIO) nell’ambito del processo del semestre europeo e da una nuova sezione riguardante le priorità di investimento della politica di coesione nelle Relazioni per paese al fine di sostenere la programmazione. Tale processo, tuttavia, ancora non tiene sufficientemente conto delle opportunità e delle sfide dello sviluppo territoriale, mentre permangono importanti questioni riguardanti il modo in cui vengono decise, attuate e controllate le riforme strutturali dal punto di vista della politica di coesione
Performance contro semplificazione
Rimane ancora da risolvere la questione di come gestire l’impatto potenzialmente concorrenziale sulla gestione efficace ed efficiente della politica di coesione a livello di programma. Benché la Commissione europea abbia proposto una serie di misure di semplificazione per il periodo 2021- 2027, permangono perplessità sul fatto che ciò sia sufficiente per fare una differenza
significativa in termini di spese amministrative.
Coinvolgimento dei cittadini
Nonostante gli sforzi profusi per rendere più partecipi i cittadini, è necessario assegnare una maggiore priorità alla comunicazione in materia di politica di coesione. Il Parlamento europeo ha la possibilità di promuovere, a livello di programma, un approccio della politica più orientato ai cittadini, di incoraggiare soluzioni efficaci per coinvolgere i cittadini e di dare una voce più diretta alle persone in materia di politica di coesione, che rappresenta il secondo settore di intervento di spesa dell’UE in termini di importanza.
Lo studio completo, in inglese, è disponibile al seguente indirizzo (Link esterno al sito del Parlamento Europeo)