Il ruolo della comunicazione nella sostenibilità e nell’innovazione
Valentina Zoccali*, segretario generale della società S-com, è tra i relatori dell’evento del 7 ottobre a Bruxelles, dove illustrerà sia il lavorìo di disseminazione e comunicazione dei progetti europei, sia l‘attività della sua associazione. L’organismo, il cui nome è acronimo di sustainable communication, è un ente internazionale senza scopo di lucro con sede a Bruxelles, presieduto da Marcello Aglietti Zanon.
Dal 2005, questa “rete intelligente di comunicatori europei” lavora per migliorare il ruolo della comunicazione nella sostenibilità e nell’innovazione sociale, in linea con le strategie della Commissione Europea: suo principio fondante, la consapevolezza di come la creazione e la diffusione di conoscenze condivise, unite alla ricerca ed alla innovazione, siano condizioni essenziali per costruire una società sostenibile in termini economici, sociali, ambientali e istituzionali.
Da ciò, ne consegue che la creazione di un modello sostenibile dipende da una comunicazione basata su principi come l’integrazione e la partecipazione della società. “Il lavoro di S-com, leggiamo dal sito www.scom.eu – si basa su questa premessa, e mira a identificare i linguaggi e le metodologie di comunicazione innovativa, operando attraverso approcci partecipativi, adottando prospettive diverse, quelle dei diversi rappresentanti istituzionali, dei ricercatori, dei professionisti, delle ONG”.
L’intervento della Zoccali verterà appunto sull’esperienza maturata in questo contesto.
«Porterò a Bruxelles la nostra esperienza – ha dichiarato l’esperta – maturata tra partners di diverso tipo, tra gli attori della disseminazione e della comunicazione in materia di progetti europei, e di come agiscono sulla linea delle direttive emanate dalla Commissione -. E ancora -: Disseminazione e comunicazione sono due branche di attività estremamente importanti, direi strategiche. Da un lato, servono per illustrare, promuovere l’operato dell’Unione, di quanto viene realizzato fruendo delle risorse europee. Dall’altro, riverberando progetti e loro obiettivi, si potenzia l’impatto stesso che avranno, sui territori: e lo si fa coinvolgendo i cittadini, le imprese, la società civile, gli stakeholders».
Il suo intervento si chiuderà con un segnale di cauto ottimismo: «ci stiamo dirigendo verso una nuova fase nella percezione di quanto l’Europa sta facendo per noi – ha concluso l’esperta -. Stiamo procedendo verso un rapporto tra cittadini ed Unione caratterizzato da una partecipazione più attiva, che parte dal basso e che coinvolge tutti gli attori sociali. E questo, è stato possibile anche grazie al lavoro fatto in materia di coinvolgimento ed inclusione di tutti, ad iniziare dagli enti di ricerca, dalle imprese, dalle Ong».
*La segretaria generale, dopo una laurea in Lettere e Filosofia, ha studiato Social Media Marketing e nel 2008 ha iniziato a lavorare nei settori della comunicazione, della pubblicità e della cultura. Dal 2012 vive a Bruxelles, dove gestisce le comunicazioni dei progetti di ricerca finanziati dall’UE, come segretario generale di S-Com. Nel 2015, ha progettato e iniziato a promuovere l’iniziativa WISE4ALL.
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