«Se non si investe al Sud, l’Italia rischia un taglio ai fondi europei»
Se il Governo non investe sul Sud, l’Italia rischia un taglio ai fondi europei. È questa la sintesi della durissima lettera che la Commissione europea ha inviato al Governo italiano in merito all’uso dei fondi europeiin modo sostitutivo e non aggiuntivo delle risorse nazionali.
Il Governo non rispetta i patti
Più in dettaglio, i fondi europei per le regioni devono essere spesi insieme alle risorse nazionali per creare un valore aggiunto, a patto che sia garantito un livello di investimenti adeguato da parte del Governo. Nel triennio 2014-2017, il tasso d’investimenti che il Governo ha destinato al Sud è sceso allo 0,38%, mentre Roma aveva garantito, fino al 2020, un livello di spesa pubblica al Sud pari allo 0,43% del PIL del Mezzogiorno. Possono sembrare piccoli numeri se guardiamo alle percentuali, ma questa differenza significa il 20% in meno di risorse pubbliche spese sul territorio. Inaccettabile per l’esecutivo europeo.
Obiettivi poco ambiziosi, insufficienti per il Sud
Da qui il monito della Commissione: o il Governo si impegna ad investire più risorse nazionali sul Sud oppure la Commissione valuterà una rettifica finanziaria sui fondi, cioè un taglio di risorse per l’Italia.Come fa notare l’economista Carmelo Petraglia della Svimez in un saggio pubblicato sul portale di economia Open Calabria “è improbabile che il Mezzogiorno riceverà un livello “adeguato” di investimenti pubblici nazionali” anche perché l’obiettivo di investimento concordato con Bruxelles è insufficiente e si basa sulla spesa storica degli anni 2006-2011, periodo in cui –avverte Petraglia“già allora i fondi europei sostituivano le risorse ordinarie nazionali.”
L’appello della Commissione per il bene dell’Italia
La Commissione, pertanto, chiede a Roma un’inversione di tendenza ed un adeguato livello di investimenti per il bene degli italiani e del Sud, affinché i fondi europei potranno davvero essere effettivamente il valore aggiunto per colmare i divari territoriali. Solo così – ha dichiarato il direttore generale Marc Lemaitre – si potrà fare la differenza.
Provenzano: pronto un piano per il Sud
All’appello della Commissione ha risposto immediatamente il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano che è pronto a lanciare un Piano per il Sud per rilanciare gli investimenti e parallelamente un cronoprogramma da studiare con la prossima commissaria europea portoghese Elisa Ferreira per spendere al meglio la montagna di fondi europei cha ancora rimane inutilizzata in Italia.